Sulla segnaletica c’è da anni una direttiva mai pubblicata
C’era una volta (2006) una direttiva ministeriale sulla segnaletica. Era la seconda, dopo quella del 2000. Ed era anche più interessante: mentre la prima sostanzialmente si limitava a ribadire cose che chi ha da gestire strade dovrebbe già aver letto nel Codice della strada e nel suo Regolamento di esecuzione, la seconda entrava un po’ più nei dettagli di certe pratiche fantasiose e disinvolte. Come il vezzo di dipingere del colore che richiama quello politico della maggioranza al Comune la fascia di asfalto che sta attorno alle strisce pedonali (leggi Veneto: le strisce “verde Padania” sono fuorilegge).
PRONTA MA NIENTE GAZZETTA – La seconda direttiva è tanto interessante che viene utilizzata dagli addetti ai lavori e richiamata dai tecnici del ministero delle Infrastrutture per rispondere ai quesiti che arrivano da ogni parte d’Italia, anche da non addetti. Però, se cercate un testo ufficiale della direttiva, non lo troverete mai: non è mai stato pubblicato sulla “Gazzetta Ufficiale”. Eppure era stato approvato pure in Conferenza unificata. Che cosa è successo poi? Ufficialmente, si è ancora in attesa di coordinarla con le sopravvenute modifiche al Codice della strada, come spiegò il Governo Prodi nel 2007 rispondendo a un’interrogazione dell’allora opposizione. Ma poi, guardando bene personaggi ed interpreti, emerge una realtà diversa.
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