Le nuove auto si guastano di meno ma costa di più ripararle
Nel 2009 la manutenzione e la riparazione dell’auto è costata all’italiano in media 778 euro, con un incremento del 4,31% rispetto al 2008 quando la spesa media era di 755 euro. E’ la situazione fotografata dall’Osservatorio Autopromotec in una ricerca che stima in 28.415 milioni di euro il fatturato complessivo del settore, anch’esso in crescita rispetto ai 27.225 milioni di euro dell’anno precedente.
Tutto ciò nonostante la frequenza del ricorso all’officina sia in calo per effetto dell’innovazione tecnologica che rende le auto più affidabili e meno bisognose di manutenzione. Secondo Autopromotec nel 2009 la frequenza si è ridotta per due elementi: primo, perché la congiuntura economica negativa ha spinto molti automobilisti a rinviare gli interventi non assolutamente indispensabili. Poi perché gli incentivi alla rottamazione hanno determinato l’uscita dal parco circolante di autovetture vetuste che avrebbero avuto bisogno di essere riparate.
L’innovazione delle auto odierne è però una lama a doppio taglio per il portafogli, perché un altro fattore che ha influito sulla spesa è la complessità e quindi il costo degli interventi, che molto spesso sono sostituzioni piuttosto che riparazioni a causa del crescente impiego dell’elettronica. E cambiare un componente costa, sia per il ricambio in sé stesso che per la manodopera: secondo l’Istat, nel 2009 i prezzi dei ricambi hanno avuto un incremento dell’1,13%, la spesa per l’attività di manutenzione è cresciuta dell’1,98% e ancora più sensibile è stata la crescita dei prezzi per l’attività di riparazione: + 4,20%). Una crescita dovuta, secondo l’Osservatorio Autopromotec, ad un aumento della domanda di servizi di officina generato dall’invecchiamento di una parte consistente del parco circolante.
Il fatto che riparare e mantenere l’auto costa sempre di più è una tendenza ormai consolidata degli ultimi anni. La spesa dell’automobilista italiano è cresciuta del 2,63% nel 2005, del 4,90% nel 2006, del 4,47 nel 2007 e del 5,03 nel 2008.