Autonomous vehicles, futuro remoto o imminente realtà?

Autonomous vehicles, futuro remoto o imminente realtà?

Da qualche anno a questa parte, la consueta aspettativa per i saloni dell’auto e della moto si è arricchita di molteplici tematiche e spunti. Da una consolidata attenzione del pubblico e dei media alle innovazioni in ambito tecnologico, prestazionale ed estetico, si sta lentamente approdando ad aspettative nuove, sempre più rivolte all’universo green, alla sicurezza e a nuovi stimoli. Dall’auto stampata in 3D a quella ad idrogeno, dalle vetture modulari a quelle che si guidano da sole.

Sono queste ultime, probabilmente, a raccogliere i pareri più discordanti. Agli automobilisti piace guidare e, forse ancor di più, la loro fiducia in un mezzo che si guida da solo, senza nessun intervento dell’uomo, è ancora troppo bassa per poter prevedere un’entusiastica accettazione, in un prossimo futuro.

Eppure le autonomous car, o driverless car, sono già pressoché pronte al debutto. Ci stanno lavorando in molti e a più livelli e, soprattutto, ci stanno investendo pesantemente colossi internazionali e non solo nel settore dell’auto. Negli ultimi giorni, ad esempio, il gigante Google ha assunto l’ex CEO di Hyundai America, John Krafcik, per lavorare sul progetto della Google Car (google.com/selfdrivingcar), in piedi dal 2009 e finalmente maturo per un imminente debutto.

La filosofia di Google è chiara: “What if it could be easier and safer for everyone to get around?”, ovvero “Vi piacerebbe se andare in giro fosse più facile e sicuro per tutti?”. Sul minisito della Google Car si legge ancora: “Anziani e non vedenti non dovrebbero rinunciare alla loro indipendenza. Il tempo trascorso da pendolari potrebbe essere tempo libero per fare quello che si vuole. Le morti per incidenti stradali (oltre 1,2 milioni in tutto il mondo ogni anno), potrebbero essere ridotte drasticamente, tanto più che il 94% degli incidenti negli Stati Uniti è causato da un errore umano“.

Al progetto di vetture senza conducente stanno lavorando in molti, da Apple (ma sono ancora molto indietro, rispetto a Google) a Mercedes, che ha già fatto girare in strada il suo progetto Mercedes-Benz F 015 Luxury in Motion e che sta lavorando anche sul fronte dei camion.

Ma anche in Italia siamo all’avanguardia, in questo settore. Il laboratorio VisLab dell’Università di Parma, diretto dal professor Alberto Broggi, nel 1998 è stato il primo al mondo a far debuttare un’auto a guida automatica in autostrada. Lo stesso VisLab, poi, nel 2010 ha fatto viaggiare un veicolo senza conducente da Parma all’Expo di Shanghai, dopo 15926 Km e 100 giorni di viaggio. Il progetto fu poi venduto per la cifra di 30 milioni di dollari all’azienda americana Ambarella, caso forse unico tra gli spin-off universitari, almeno nel nostro Paese.

Secondo Google il mondo sarà pronto per questa innovazione epocale entro non più di 5 anni, ma ci sono leggi e regolamenti da cambiare, in tutto il mondo, oltre che le aspettative di miliardi di persone, buona parte delle quali, ne siamo certi, non saranno troppo felici di lasciare il volante ad un computer. Eppure la posta in palio è altissima: meno incidenti (le macchine sbagliano molto meno degli uomini), maggiore rispetto dei codici della strada, riduzione dei consumi, traffico più ordinato e sostenibile e, questa è la buona notizia: tanto tempo libero in più negli spostamenti, da dedicare ai propri interessi ed esigenze.

Le auto senza conducente potrebbero rappresentare la più grande rivoluzione nei trasporti che la storia del genere umano abbia mai sperimentato, ma non sarà semplice né rapida. Quali scenari si aprirebbero, con  questa innovazione? Le vetture ad uso privato avrebbero ancora senso? Oppure le auto diventeranno presto un lusso per pochi e tutti gli altri dovranno “accontentarsi” di innovativi servizi di “autonomous car sharing”, con una bella App per chiamare una macchina, quando serve? Comunque la pensiate, una cosa è certa: rimpiangerete il piacere di guidare, forse; ma il tempo che questi gioielli della tecnologia ci regaleranno sarà impagabile. Pensate solo al tempo perso per cercare un parcheggio o nel traffico.