Sostituzione bombola GPL dopo 10 anni: cosa e come
Le auto dotate di alimentazione a GPL (gas di petrolio liquefatti) hanno riscosso un importante successo negli ultimi anni, che prosegue e gonfie vele. I motivi degli ottimi risultati di vendita relativi a questo tipo di alimentazione ecologica sono dovuti al basso costo del carburante, circa un terzo rispetto alla benzina, e alla possibilità di circolare anche durante i giorni soggetti a restrizioni del traffico, frequenti soprattutto nelle grandi città. Un impianto a GPL non pregiudica l’efficienza e la durata delle parti meccaniche del veicoli, dimostrandosi affidabile e parsimonioso. L’unico inconveniente di un impianto provvisto di alimentazione con gas di petrolio liquefatti è dato dalle sostituzione obbligatoria del serbatoio, la quale va effettuata, secondo le normative vigenti, trascorsi dieci anni dall’immatricolazione della vettura oppure dall’installazione dell’impianto a GPL qualora si tratti di automobili non provviste di tale alimentazione al momento dell’uscita sul mercato.
La procedura
Per provvedere alla sostituzione della bombola GPL è necessario seguire un determinato iter. Dopo essersi rivolti a un installatore autorizzato dalla Motorizzazione Civile bisogna presentare la seguente documentazione: carta di circolazione del veicolo; copia dei due versamenti da 25 e da 29,24 Euro, da eseguire rispettivamente sui conti correnti CC90001 e CC4028; modello TT 2119 compilato in ogni sua parte e firmato dal proprietario dell’automobile; documentazione tecnica del serbatoio che si intende installare; eventuale nulla osta rilasciato dalla casa costruttrice qualora il serbatoio da installare non sia originale; dichiarazione da parte dell’installatore in cui il tecnico attesta la regolarità dell’impianto con le normative in vigore. Inoltre, il veicolo deve essere sottoposto a un vero e proprio collaudo, da effettuare presso la Motorizzazione Civile, identico a quello a carico della vettura al momento dell’immatricolazione. Contestualmente alla presentazione della domanda e al superamento del collaudo, avviene il ritiro della carta di circolazione del mezzo, la quale sarà rimpiazzata, trascorso un mese, da un duplicato. Per circolare durante il periodo di attesa, al proprietario dell’auto viene rilasciato un permesso provvisorio di circolazione.
I costi
Ai già citati costi relativi ai versamenti richiesti dalla Motorizzazione Civile, vi sono da aggiungere altri diversi esborsi, dall’acquisto del ricambio agli oneri richiesti dall’installatore. Il prezzo del serbatoio varia in base alla marca e alla tipologia del veicolo. Solitamente un serbatoio originale costa tra i 500 e i mille euro. E’ possibile installare dei serbatoi commerciali, ovvero prodotti da altre marche, i quali hanno prezzi decisamente più contenuti, il cui acquisto, però, è sottoposto al rilascio del nulla osta da parte del costruttore del veicolo, autorizzazione che generalmente ha un costo che varia tra i 150 e i 200 Euro. Unitamente alla sostituzione del serbatoio potrebbe essere necessario cambiare altre componenti dell’impianto GPL e installare la nuova multi-valvola, raramente presente nei veicoli più attempati, fattore che implica ulteriori spese.
Per quanto riguarda le spettanze richieste dagli installatori, bisogna sia considerare sia la manodopera dovuta all’installazione del nuovo serbatoio che gli oneri inerenti al collaudo dell’impianto, operazione che richiede la presenza dell’installatore presso le sede della Motorizzazione Civile. Prendendo in considerazione l’intero lavoro, all’installatore sono dovuti generalmente tra i 200 i 250 Euro.