Come scegliere le gomme dell’auto?
Il giusto pneumatico può aumentare la tenuta di strada, migliorare la sicurezza e dare un deciso taglio ai consumi.
La soluzione è sotto i nostri occhi e gira su quattro ruote ma è d’obbligo arrivare preparati all’appuntamento col gommista; per farlo basta continuare a leggere e ripassare il significato di termini semplici ma fondamentali per ogni automobilista, come “acqua-planning” o “battistrada”, ma anche i più tecnici costituiti spesso da sigle o parole di origine inglese indispensabili quando dobbiamo cambiare pneumatici. Il DOT ad esempio, è un codice attraverso cui è possibile risalire all’anno e perfino alla settimana precisa di produzione di ogni singolo pneumatico il che permette di evitare l’acquisto di fondi di magazzino. Le Run Flat, invece, sono gomme speciali, perché rinforzati ai fianchi per riuscire a sostenere il peso dell’auto anche nel caso siano sgonfie. Se invece si parla di acqua-planning, coi si riferisce alla perdita di aderenza della ruota quando l’asfalto diventa bagnato e la gomma pattina sulla carreggiata. Questa situazione, che si può verificare anche a basse velocità, fa perdere momentaneamente il controllo dell’auto, tant’è vero che nemmeno frenare risulta utile: ci si deve limitare piuttosto a tenere saldamente il volante tra le mani e riacquistare aderenza. Con battistrada, invece, viene indicata la parte del pneumatico che viene a contatto con l’asfalto. Può essere di materiali più o meno morbidi, in base alle esigenze del fondo strada e di tre tipi: simmetrico, asimmetrico e direzionale (dal “disegno” delle scanalature sulla ruota), presente spesso su auto sportive o gomme da neve perché aumenta la trazione. Con il codice di velocità si viene a conoscenza della velocità massima a cui è consentito portare il pneumatico in base alla sua omologazione, mentre il peso che può sopportare è evidenziato dall’indice di carico.
Misure, bilanciatura e convergenza: ecco tre termini tecnici da non dimenticare quando si ha a che fare con le gomme della nostra vettura. Col primo sui fa riferimento a larghezza, altezza del pneumatico e diametro del cerchio. Vengono indicate puntualmente nel libretto di circolazione e nel caso non siano rispettate si incorre in sanzioni che possono arrivare fino al ritiro del veicolo. La bilanciatura, consigliabile ogni 10.000 km percorsi, è l’operazione attraverso cui il gommista riesce ad eliminare le vibrazioni dalle ruote grazie a piccoli contrappesi. Infine, parlando di convergenza, si tratta della verifica della posizione degli pneumatici secondo le indicazioni della Casa costruttrice. E’ da accertare ogni volta si abbia la sensazione che l’automobile non riesca a marciare ben dritta, altrimenti deve essere controllata ed eventualmente messa a punto ogni 20.000 km percorsi.
Fonte >>>> Consigliando-Auto.com
Ti ricordiamo che puoi trovare nel nostro sito ogni tipo di Pneumatico per la tua auto.