Fari auto, più sicuri con lo Xeno
Durante la guida al buio, la potenza e la regolazione dei fari diventano elementi essenziali nel garantire un’adeguata sicurezza
Una visibilità più ampia può veramente salvare la vita quando si tratta di vedere con qualche secondo di anticipo una curva pericolosa con la possibilità di rallentare evitando di andare fuori strada o di accorgersi per tempo della presenza di un pedone. Un grosso aiuto alla sicurezza arriva dai proiettori allo xeno, fino a qualche anno fa appannaggio delle vetture più grosse e di lusso e oggi presenti anche su molte auto piccole. La loro maggiore capacità di illuminazione dipende dalle lampade che utilizzano.
A differenza delle lampade tradizionali, che presentano un filamento che si illumina quando percorso da una corrente continua (a 12 volt), i fari allo xeno funzionano grazie ad una scarica di corrente a 15.000/20.000 volts, innescata da un piccolo elettrodo verticale esterno, che si propaga nei gas, tra cui lo xeno contenuti nel bulbo. Ne derivano una luce più bianca e potente, un minore consumo di energia e circa 2000 ore di durata, contro qualche centinaia delle lampade tradizionali.
La tentazione di intervenire con il fai da te o installando fari allo xeno non omologati trova un limite rigoroso nella legge che bolla come irregolari tutti i kit da montare in aftermarket che siano privi di lavafari e regolazione automatica dell’altezza del fascio luminoso, le due condizioni necessarie ad evitare che fari tanto potenti abbaglino gli altri automobilisti.
Chi non ha fari allo xeno, può tuttavia migliorare le prestazioni dei fari normali sostituendone le lampade con altre ad alta luminosità, che durano di più e, in certi casi, contribuiscono a ridurre – seppure di poco – le emissioni inquinanti. Anche in questo caso, comunque, si deve fare attenzione che si tratti di lampade omologate, che riportino cioè una “E” seguita da un numero. Regolazione periodica. Per ottenere una buona visibilità è importante verificare periodicamente la regolazione dei fari.
Su molte auto è prevista una funzione automatica. Laddove, però, non vi sia, si deve provvedere manualmente, tramite una rotella o dei tasti che sono di solito posti a sinistra del volante, a regolare l’altezza del fascio luminoso, in base al carico. Altro consiglio è quello di far sempre verificare i fari, dopo un urto frontale: potrebbero richiedere una diversa taratura.
I fari a led. Non più soltanto per luci posteriori e luci diurne, i led rappresentano l’ultima frontiera per i fari, anche se, dati gli elevati costi, sono riservati a pochissimi modelli di lusso. C’è da dire, comunque, che i vantaggi rispetto a quelli allo xeno non sono poi così evidenti: fascio luminoso, consumo energetico e durata sono pressochè uguali. E’ sul design che consentono una più ampia libertà, perchè costituiti da tanti piccoli diodi.
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