Manutenzione della batteria e ricarica
Manutenzione della batteria dell’auto
L’accumulatore dell’auto, noto nell’accezione comune come batteria in riferimento all’insieme di celle che lo compongono, ha la funzione di fornire l’energia elettrica necessaria a mettere “in moto” l’automobile (nella fattispecie serve ad alimentare il motorino di avviamento) e a fornire i servizi di bordo e di illuminazione a vettura ferma. Quando l’auto è accesa, invece, è l’alternatore ad alimentare la rete di bordo e a ricaricare l’accumulatore.
La batteria deve essere mantenuta sempre in buone condizioni per evitare di “rimanere a piedi” a causa del suo scaricamento precoce o di malfunzionamenti. Anche se di solito non ha mai più di qualche anno “alle spalle”, non è raro che possa perdere efficacia a causa degli acidi presenti al suo interno.
Puoi vedere in questo filmato un generatore carica batteria:
Presentiamo quindi qualche semplice consiglio sulla manutenzione ed il corretto mantenimento di un componente fondamentale della propria automobile.
- Controllare mensilmente il livello dell’elettrolito (quando possibile, con batterie non sigillate)
- Controllare, se possibile, il livello di densità dell’elettrolito
- Mantenere pulito l’involucro esterno
- Controllare i morsetti e proteggerli con grasso di vaselina se necessario
- Controllare, se presente, la tubazione di scarico dei vapori dell’ acido solforico
- In caso di mancato utilizzo dell’automobile provvedere ad un ciclo di ricarica della batteria ogni 2/3 settimane
Batteria: come ricaricarla
Vediamo come ricaricare correttamente la batteria della propria auto. Oltre alla mancanza di manutenzione, sono molte le situazioni che possono far scaricare la batteria: una lunga sosta dell’auto senza avere preventivamente staccato i morsetti, luci di cortesia dell’abitacolo, autoradio o fari che rimangono accesi per lungo tempo a vettura spenta.
Se non si intende ricorrere ad una batteria di soccorso per rimettere l’auto in moto, non rimane che smontare la batteria e cercare di “rianimarla” dall’elettrauto di fiducia, oppure effettuare la stessa operazione in fai da te, se si dispone di un proprio caricabatteria. Ecco le operazioni necessarie.
- La prima cosa da fare è cercare la batteria nella propria auto. Sembra un’operazione banale perché di solito è montata nel cofano della vettura, ma ricordiamo che alcune Case automobilistiche (tra cui Bmw e Mercedes) prevedono in molti casi un alloggiamento nel vano bagagli.
- Individuata la batteria con una chiave fissa – a forchetta o ad anello – da 10 o 12 (a seconda dell’auto) si rimuovono i morsetti allentando le viti che li tengono solidali ai terminali della batteria. Alcune auto prevedono un sistema di fissaggio “a pinza” e basta premere su una leva per rimuoverli o collegarli.
Quando si smonta la batteria è bene staccare prima il morsetto collegato al polo negativo e successivamente quello collegato al polo positivo. Di solito la polarità è indicata con i rispettivi segni (+) e (-) nelle vicinanze del terminale, ma può essere segnalata anche con i colori: un bollino rosso per il terminale positivo, verde per il polo negativo - Staccati i cavi si rimuovono le staffe che tengono ferma la batteria nel proprio alloggiamento. A questo punto la batteria è pronta per essere messa sotto carica.
- Caricare la batteria tenendola collegata al caricabatteria per 24 ore. A questo punto è pronta per essere collegata all’auto seguendo il percorso inverso descritto in precedenza. In breve: si sistema nel proprio alloggiamento, si blocca con le staffe di fissaggio, si collegano i cavi, partendo questa volta da quello positivo.
Fonte: motori.it
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