Motore a carica stratificata: come funziona.
La carica stratificata è un processo utilizzato nei motori a benzina.
In questo processo, il carburante viene iniettato in modo da formare una miscela infiammabile nella zona della candela d’accensione (lambda = 0,5 – 1,0). Il resto della camera di combustione presenta una miscela molto povera, non infiammabile (lambda = 1,5 – 2,5).
Nell’iniezione diretta, l’iniettore immette direttamente nella camera di combustione. L’aria di combustione viene aspirata praticamente senza strozzamenti (mediante la valvola a farfalla). Il carburante viene iniettato successivamente, durante la fase di compressione. Soltanto nella zona della candela d’accensione si crea, in forma anulare, una miscela infiammabile. La maggior parte della camera di combustione è riempita di aria e gas residui.
Mediante l’eccesso d’aria si formano gas di scarico la cui composizione non consente di ridurre gli ossidi di azoto con un catalizzatore a tre vie di tipo convenzionale. Per questa ragione, è necessario un catalizzatore NOx.
Il funzionamento a carica stratificata non è possibile sull’intero campo di esercizio del motore. Risultano infatti i seguenti campi limite fisici:
- All’aumentare del carico, anche la quantità di carburante iniettata deve aumentare.
- La zona con miscela infiammabile attorno alla candela d’accensione aumenta.
- All’aumentare dei regimi, il tempo disponibile per il ricambio della carica e per la formazione della miscela si riduce.
Fonte >>> centrorevisioniauto.it
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